Stato di emergenza, Cts e Green Pass: il 31 marzo potrebbe essere la prima data-chiave per il ritorno alla normalità.
L’Italia corre verso la nuova normalità e verso la fine dell’emergenza da Covid. La prima data chiave potrebbe essere quella del 31 marzo, data di scadenza dello stato di emergenza: quel giorno potrebbe essere sciolto il Comitato Tecnico Scientifico (Cts) e potrebbe iniziare il processo di abolizione del Green Pass, con un primo significativo allentamento delle regole.
Lo stato di emergenza e il Cts
“Non credo che verrà prorogato lo stato di emergenza e, quindi, si scioglierà anche il Cts. Non credo che dovremmo più vivere la situazione emergenziale che abbiamo vissuto in passato“, ha dichiarato Sergio Abrignani, membro del Comitato Tecnico Scientifico.
Salvo clamorosi colpi di scena che nessuno si augura e che sembrano oggettivamente improbabili, lo stato di emergenza non dovrebbe essere prorogato, quindi l’Italia dovrebbe passare da una gestione emergenziale ad una gestione ordinaria del Covid. La famosa luce in fondo al tunnel che inseguiamo da due anni circa e che ogni volta sembra allontanarsi beffarda. Ma questa volta, assicurano gli esperti, sembra essere davvero la volta buona. Superato il grande ostacolo della diffusione della variante Omicron la strada dovrebbe essere tutta in discesa.
Il Green Pass
Se su stato di emergenza e Cts al momento ci sono pochi dubbi, sul Green Pass si continua a discutere. Con ogni probabilità non si procederà con l’abolizione improvvisa ma con un graduale allentamento delle misure che potrebbe iniziare già a partire dal 1 aprile.
Questo significa che la certificazione verde potrebbe essere abolita in un primo momento per le attività all’aperto e per la consumazione all’aperto in bar e ristoranti.
Poi, in un secondo momento, le misure potrebbero essere allentate anche per quanto riguarda gli spazi al chiuso come ad esempio i teatri, i cinema, gli impianti sportivi, le palestre e le piscine.
L’ultimo step dovrebbe essere rappresentato dall’abolizione del Green Pass al lavoro. Questo difficilmente avverrà prima del 15 giugno, data di scadenza dell’obbligo vaccinale per gli over 50.